Un romanzo a tratti surreale, inquietante, che invita tutti i grandi a comportarsi bene, o sarà peggio per loro!
“Non era chiaro per niente, secondo me quella storia del “devi fare qualcosa” non aveva senso, ma i grandi sono così e poi adesso è tutto passato.”
RASSEGNA STAMPA:
“Che Daniele Bianco sia un autore dotato di grande fantasia e originalità, lo avevo capito con la sua prima opera: "Quello senza nome". Questa impressione si è consolidata nel nuovo libro: "Lo strabiliante zoo".”
“Ciò che mi ha colpito maggiormente di questo romanzo è la linea sottile che può intercorrere tra bene e male. E come questi due mondi, che dovrebbero essere nettamente contrastanti, possano essere colti in modo differente da chi li vive.”
"Un meraviglioso libro dal ritmo incalzante e intriso di fascino, un gioco perverso senza vincitori né vinti, una penna delicata tra infanzia e crudeltà."
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"Un noir sconvolgente, grottesco e surreale, che spaventa ma intriga, inquieta e incuriosisce... un gioiellino"
Instagram: anna_esposito68
"Grazie a una narrazione spesso ipnotica e coinvolgente, l’autore affronta i temi della vendetta, del castigo e della colpa, del peso dei torti subiti e della volontà di lasciare in qualche modo la propria impronta dopo la morte. Molto materiale sul quale ragionare, sviluppato attraverso un intreccio originale e interessante, supportato da una penna fresca e scorrevole."
“Lo strabiliante zoo bersaglia la cultura del figlio unico che non contempla fallimenti educativi e la disfunzionalità di famiglie perfette. Denuncia la mercificazione del dolore e si prende gioco della psicanalisi. Smantella il mito dell’innocenza perché il male si impadronisce anche dei bambini. È più di un noir. È una storia crudele priva di concessioni rassicuranti."
"Una volta iniziata la lettura non riuscirete più a fermarvi... la scrittura è scorrevole, lineare, matura... consigliato a chi vuole leggere qualcosa di forte!"
Instagram: giannirodari_e_altri_autori
"Una storia crudele e umanissima allo stesso tempo, uno stile che non ti abbandona, un vero e proprio capolavoro fra il noir, il grottesco e l'horror."
"...si stava bene in quella luce morente, tra quelle strane persone, ad ascoltare quelle storie bislacche sorseggiando un’ottima grappa. Tutto era assurdo, là dentro; eppure così semplice e più reale del mondo reale."
RASSEGNA STAMPA:
“Un libro speciale, uno scritto dove la normalità della vita diventa straordinaria, un incontro tra il magico mondo dei sogni e il gotico universo degli incubi.”
“Un romanzo che ti avvolge e coinvolge in un mondo fantastico ma al contempo estremamente reale. Un mondo fatto di incontri, scontri, innamoramenti, idiosincrasie, cocciutaggini, quello che l’autore chiama il Mio problema e che di fatto appartiene ahimè a ognuno di noi.”
“Bianco ha qualcosa di Rodari nelle invenzioni continue, briose e umoristiche; qualcosa di Tarantino nella struttura; qualcosa di Ammaniti nei toni e nelle situazioni rappresentate, nella tensione tra il faceto e lo spaventoso; qualcosa della Rowling nella prima parte del libro, che tende maggiormente al fantasy. Si parlerà molto in futuro anche di lui, come, a quanto sembra dall’opera prima, meriterebbe? Uno di quei libri che esaltano il lettore, finiscono troppo presto, fanno venire voglia di leggere altro di questo o di tanti altri autori, e perché no… anche di tentare di scrivere.”
“Merita di essere letto, tutti dovrebbero sconvolgersi con la storia della casetta misteriosa, commuoversi a leggere del professor Von Fritz o ridere per la punizione che Margherita dette al professor Bercellone.”